Lacrime d’inchiostro su Gaza per paura di perdere lettori
Lacrime d'inchiostro si versano su Gaza, mentre il dibattito si infiamma. Con il Financial Times che denuncia una "vergogna" e The Guardian che scrive "genocidio", il silenzio della stampa inizia a sgretolarsi. Tuttavia, questo risveglio sembra più dettato dal timore di perdere lettori che da una vera presa di coscienza.
Ora che anche il Financial Times parla di “vergogna”, ora che The Guardian scrive la parola proibita – genocidio – all’improvviso il silenzio s’incrina. I comitati editoriali si svegliano. Le colonne si moltiplicano. Ma non è coscienza: è consenso. È il panico di perdere lettori, abbonamenti, credibilità. E allora via con le editoriali contrite, con le fotografie che finalmente mostrano ciò che tutti sapevano da mesi. Ben venga. Ma nessuna indulgenza. Per diciannove mesi una parte della stampa ha depotenziato, censurato, giustificato. Ha fatto da schermo. Ora si scopre umanitaria solo perché l’opinione pubblica cambia vento. 🔗 Leggi su Lanotiziagiornale.it
In questa notizia si parla di: lacrime - inchiostro
Potrebbe interessarti su Zazoom
Mia figlia ha avuto un infarto! Le lacrime di Sonia Bruganelli a Verissimo
Sonia Bruganelli ospite nella lounge di Canale 5 e ha raccontato un momento molto duro della sua vita.