Favola della domenica – Il ranocchio

C’era una volta un girino di nome Antino che nuotava in uno stagno. Era nato da poco, uscendo da un uovo e si muoveva gioiosamente nell’acqua muovendo la piccola coda.Sapeva che la sua mamma si trovava in superficie e non vedeva l’ora di raggiungerla, anche per sfuggire ai pericoli della palude: le bisce, i tassi, gli aironi.Un fratellino più grande gli disse: “Sai? Crescendo, potremo vivere anche fuori dell’acqua”.Infatti, a poco a poco, Antino perse la coda, acquistò le zampette e, nel suo petto, si formarono due polmoni.Venne il momento di mettere la testa fuori dell’acquitrino. Ci provò e si accorse di poter respirare e di essere diventato un grazioso ranocchietto.Esaminò con curiosità il mondo all’esterno. Era molto interessante. C’erano ninfee dai fiori delicati, una miriade di insetti, libellule e grossi uccelli acquatici.
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