Un amore nato in fabbrica | Il nostro triste San Valentino C’è ben poco da festeggiare

Enrico Bega è davanti ai cancelli della Berco. La felpa con il simbolo dell’azienda di Copparo, il cingolo, appannato ricordo di un’epoca ormai passata. La giornata è densa di umidità, con i suoi colleghi sono lì dalla mattina. Andranno avanti fino a sera. "Non è che poi quando torni a casa hai tanta voglia di festeggiare", racconta, 46 anni, il sorriso amaro, come il giorno che sta vivendo. "Altro che San Valentino", commenta. La moglie è a scuola. Lisa Zappaterra, 45 anni, oltre vent’anni d’anzianità nell’azienda di Copparo, ha lasciato dietro le spalle reparti e colleghi diventati amici. "Una scelta sofferta, non voleva andare via, questo era il suo mondo. Ma come fai?". La moglie è una dei 153 operai che hanno detto basta, hanno incassato i 40mila euro. Un esodo volontario che si è inceppato su quel numero, per l’azienda troppo basso rispetto ai 480 esuberi.
Un amore nato in fabbrica |   Il nostro triste San Valentino   C’è ben poco da festeggiare

Ilrestodelcarlino.it - Un amore nato in fabbrica: "Il nostro triste San Valentino . C’è ben poco da festeggiare"

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